mercoledì 7 novembre 2012

IL FRUTTO PROIBITO Non appena creata la donna il Signore svegliò Adamo per fargli conoscere la nuova venuta. - “Ti presento la signorina Eva, sarà la tua compagna di vita. Trattala bene, mi raccomando e non vi bisticciate” – Disse Dio. Adamo alla vista di Eva rimase bene impressionato, gli occhi luccicavano di giubilo, tutti i suoi sensi ebbero un moto di soddisfazione. - “Questa si che è un bell’animale, abbastanza simile a me, anche se non uguale (aveva notato la piccola differenza). Sono sicuro che andremo d’accordo.” - Aspetta a dirlo Adamo perché le vie del Signore sono infinite… Chi vivrà vedrà” . - E rideva il Signore che, essendo onnisciente, vedeva il Futuro. - “Vivrete in questo Eden” – Disse Dio mostrando il giardino ove si trovavano – “che non è né un bar né un ristorante, né una discoteca: è un giardino bellissimo, il Paradiso Terrestre, ove vi sono milioni di alberi e di frutti, milioni di animali. Tutto è pace e serenità. Dove il Lupo lecca l’Agnello ed il Leone bacia la Gazzella. Potete prendere qualsiasi frutto di questo giardino e cibarvi liberamente, tranne il frutto dell’albero della Conoscenza” – ed indicò un bell’albero dalle larghe foglie con bei frutti turgici e lucenti – “perché quello è a me riservato ed io solo ne posso mangiare.” - “Sarà fatto, non dubitare” – dissero in coro i due neonati. Adamo dopo un poco si addormentò perché non aveva nulla da fare. Non c’erano né cinema, né televisione, né giornali; non c’era neppure il calcio e nessun altro sport; non doveva lavorare per vivere perché bastava allungare una mano e cogliere frutti buonissimi; con Eva non trovava grandi argomenti di conversazione e non sapeva cosa fare. In realtà si annoiava un poco e quindi si faceva grandi dormite. Eva purtroppo non dormiva e si mise a passeggiare nel giardino dell’Eden che era bellissimo con una vegetazione lussureggiante, ruscelli a perdere angoli bellissimi detti di Paradiso, animali pacifici e mansueti che s’inchinavano al suo passaggio. Cammina, cammina, giunse sotto l’Albero della Conoscenza e si mise ad ammirare i bei frutti maturi che pendevano invitanti. A questo punto tra i rami comparve un essere strisciante, dall’aspetto viscido e un poco repellente: era il Serpente. Eva appena lo vide esclamò: “Che bello, ora mi faccio un paio di scarpe o una borsa!” – - “Non ti fai un cavolo fiorito” – replicò il Serpente – “Io sono il signore delle tenebre, il Maligno. Dio comanda in Cielo ed al piano terra, ma nello scantinato comando io! Perché piuttosto non ti mangi un bel frutto di questo albero e lo fai mangiare anche al tuo compagno così diverrete onniscienti e potenti come Dio?” - - “Non possiamo. E’ proibito.” - Disse Eva. - Ma che proibito e proibito. Dio non vuole concorrenti se no poi deve fare le primarie. Mangiatelo il frutto perché Dio non vi vede e quando se ne accorgerà sarà troppo tardi.” Eva, appena nata, era ingenua e ignorante, ma sin dall’inizio disubbidiente e ambiziosa. L’idea di diventare Dia la allettava moltissimo, anche se, non avendo amiche, non avrebbe potuto sfoggiare la sua superiorità. E poi in questo ella adempiva alla volontà di Dio che per il suo tramite intendeva dannare l’uomo e punirlo, come detto innanzi, per la sua arroganza e presunzione. Insomma, Eva si fece tentare e svegliò Adamo: - “Mio caro vieni a mangiare di questo frutto che è buonissimo. Questo signore” – indicando il serpente – “mi assicura che diverremo sapienti e potenti come Dio”. - - “Ma sei impazzita? Il Signore ci ha dato tutto ed ha proibito solo i frutti di questo albero e tu vuoi trasgredire? Sei un’ingrata!” - - ”Adamo il Mondo ha appena avuto inizio e già cominciamo con i divieti. Se andiamo di questo passo ci vieteranno pure di respirare. Mangia il frutto che Dio non è qui e non ci vede.” Adamo, anche lui ingenuo, si fece tentare alla vista di quel frutto turgido, lucente, maturo che quasi palpitava e faceva vedere il suo interno succoso: addentò con voluttà il frutto proibito e mal gliene incolse. Si udì una voce tonante che proveniva dall’alto e gridava: - Stramaledetti screanzati avete disobbedito al mio comandamento (allora non erano ancora 10 ce ne era uno soltanto), siate maledetti ed ora vi scaccio dall’Eden.” Adamo ed Eva, che avevano mangiato il frutto della conoscenza, si accorsero che erano nudi e si coprirono con una foglia di fico. Qui occorre aprire una parentesi. Si è sempre detto che il frutto proibito era una mela tanto che Adamo, che non l’aveva ancora ingoiato il boccone fatale, era rimasto col groppo in gola: il c.d. pomo di Adamo. Ma io vi invito a ragionale: se i due fedifraghi avevano appena addentato i frutto proibito ed erano ancora sotto l’albero della Conoscenza quando Dio li sorprese, cioè subito, non andarono certamente in giro per coprirsi, vollero coprirsi immediatamente e fu del tutto naturale allungare una mano sull’albero e coglierne la foglia. “…e si coprirono con una foglia di fico – dice la Bibbia – E’ quindi evidente che l’albero da cui colsero la foglia doveva essere una ficara: ergo, il frutto proibito non fu la mela ma la fi..” Dio si arrabbiò moltissimo per la disubbidienza,anche se sapeva in anticipo come sarebbe andata a finire, anzi come detto, l’accaduto non era altro che il risultato della missione data ad Eva che agiì inconsapevolmente, anche se colpevole. - “Vi scaccio dall’Eden perché mi avete dimostrato che non ne siete degni. –Essendo Dio non aveva bisogno dell’ordinanza di sfratto e li mandò subito via. - E Tu Adamo lavorerai con gran sudore, è finita la pacchia; e tu donna partorirai con gran dolore.”- sentenziò il Signore. Eva quindi era rimasta incinta e ciò è prova evidente – se ve ne fosse bisogno – quale era il frutto proibito. -

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